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L’alimentazione rappresenta una necessità fisiologica e uno strumento per assumere i nutrienti indispensabili per la vita del nostro organismo.

Ma costituisce anche e soprattutto un momento centrale della nostra esistenza e del nostro rapporto con la realtà, un elemento della nostra identità, ricco di significato e di affettività. Questo acquista ancora più evidenza quando siamo più fragili.  

La buona tavola, il piacere di mangiare con gusto e in compagnia è dunque evidentemente un elemento essenziale nell’approccio geriatrico e gerontologico.

L’incontro sarà incentrato sull’approfondimento di questa evidenza, evidenziando l’importanza della varietà, gradevolezza, riconoscibilità dei menù e delle ricette, privilegiando ricette tradizionali, curando il gusto e la percezione dei piatti, mettendo in atto ogni strumento utile a preservare il piacere, la memoria alimentare, l’affettività della buona tavola.

Verranno inoltre approfondite raccomandazioni, tecniche, strumenti e attività di formazione continua necessarie a far sì che il percorso del cibo dalla preparazione in cucina alla somministrazione in particolare al paziente non autosufficiente, sia efficace e adeguato al benessere degli ospiti e alla qualità della vita.

Anche in riferimento a recenti aggiornamenti normativi che verranno evidenziati, è infatti fondamentale non solo che il cibo sia gradevole, vario e riconoscibile, ma che sia somministrato con la giusta cura, attenzione e tempistica.

Superando quindi le rigidità di orari predefiniti, applicando modalità che possono variare in base alle condizioni degli ospiti, dedicando tutte le attenzioni e tutto il tempo necessario in base alla fragilità della persona,

 

Relatori:

  • Dott.ssa Chiara Mazzetti (Ist. La Provvidenza, Busto Arsizio - VA)
  • Dott. Gianfranco Paccione (Opera Don Orione, Genova)

 

In collaborazione con